"Il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo è il riconoscimento di tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili" : 70 anni fa, il 10 dicembre 1948, dopo due guerre che avevano investito il mondo, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò e proclamò la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani per affermare questo principio, condiviso da tutti i paesi membri.
Nella Dichiarazione si afferma che "Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza" (art.1) " poichè "Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona e ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica" (art.3).
Inoltre "Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato e ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese" (art.12).
Perciò "Ogni individuo ha il diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni"(art.14) e quindi "Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza" (art.15).
Oggi in molti paesi chi responsabilità di governo ritiene che la Dichiarazione sia troppo impegnativa, inattuabile, o semplicemente sconveniente, a maggior ragione deve essere più forte la nostra fede nei diritti umani fondamentali, nella dignità e nel valore della persona umana, nell'uguaglianza dei diritti dell'uomo e della donna e più concreto l'impegno perchè tali diritti siano rispettati.