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Il SeAMi piange Viridiana

Nel 1996 e nel 1997, con due viaggi in Togo, nasce l’Operazione “Gomena”: un gruppo di giovani, la maggior parte studenti universitari, ispirandosi a un ideale comune di coinvolgimento diretto, decidono di partire per il Togo per rendersi conto di come attivare concretamente una collaborazione sanitaria e formativa con alcune realtà locali particolarmente povere. Tornati a Roma avviano tre progetti, il progetto “Persona” per accompagnare a distanza l’istruzione di ragazzi e ragazze meno abbienti, il progetto “Scuola” per raccogliere fondi per procurare materiale didattico e i libri, il progetto Sanità per l’invio di medicinali a centri sanitari locali (dispensari). Viridiana partecipa con entusiasmo ai due viaggi, documenta in una pubblicazione l’organizzazione sociale della popolazione togolese e infine, coinvolgendo altri volontari, partecipa alla costituzione dell’Associazione “SeAMi” – ONLUS nata per dare continuità nel tempo alle iniziative avviate con l’operazione “Gomena”.
Da quel giorno del 1996 la vita del SeAMi e la vita di Viridiana camminano assieme: Viridiana finisce gli studi universitari e inizia a lavorare presso la Cineteca Nazionale che supporta le iniziative culturali del Centro Sperimentale di Cinematografia: ha un ruolo di studio all’interno dell’ufficio per la valorizzazione e l’acquisizione di fondi filmici.
Svolge il suo lavoro con dedizione e successo, partecipa costantemente alla vita del CSC in ogni suo aspetto e nello stesso tempo partecipa alla vita del SeAMi: è presente in tutti gli incontri di programmazione e di formazione, collabora con il giornale dell’Associazione curando in particolare la rubrica “Culturafrica” in cui approfondisce la cultura e l’arte del continente africano in tutte le sue accezioni.
Dopo un viaggio a Barbiana organizza un rassegna di cinematografia su don Lorenzo Milani che è stato un suo riferimento.
Da dieci anni madre di Anna e da cinque “runner”; in ogni ambito ha lasciato un segno: una persona speciale che ha messo la stessa passione e lo stesso orgoglio nel lavoro, nell’impegno sociale, nello sport e nella cura della sua bambina.
Viridiana in vita ha espresso la volontà che i suoi organi venissero donati dando l'ennesima dimostrazione di altruismo ed amore.
Il SeAMi piange la prematura scomparsa di Viridiana e si stringe alla famiglia nel dolore della perdita e nel ricordo della sua grande e quotidiana testimonianza d'amore verso il prossimo oltre la distanza geografica, includendo anche i tanti e tante nella lontana Africa. 
Potrebbe essere un'immagine in bianco e nero raffigurante 12 persone e persone in piedi
 
 
 
 

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